Pubblicati i nuovi dati del sistema di sorveglianza Passi d’argento che aggiornano il quadro sullo stato di salute e di vita degli over 65
Una persona su tre, fra gli over 65, racconta di avere difficoltà ad accedere ai servizi sociosanitari di base: cioè recarsi semplicemente dal proprio medico di famiglia oppure raggiungere gli ambulatori della sua Asl di appartenenza. La situazione peggiora con l’aumentare dell’età per cui l’accesso alle cure si fa meta irraggiungibile per ben due individui su tre tra quelli di età superiore agli 85 anni. Se si vuole tracciare l’identikit degli anziani più penalizzati le difficoltà di accesso si concentrano nelle persone con un livello più basso di istruzione, maggiori difficoltà economiche e residenza nelle regioni del sud Italia. È quanto emerge, in sintesi, dai nuovi dati (aggiornati al 2018) del sistema di sorveglianza Passi d'argento (Pda) sulla popolazione con 65 anni e più in Italia.
Cos’è Passi d’argento. Pda è un progetto, condotto da ASL e Regioni, e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che si occupa di raccogliere continuamente informazioni su salute percepita, fattori di rischio comportamentali e alcune condizioni peculiari degli anziani, volte a descriverne lo stato di salute, la qualità di vita e i bisogni di cura e assistenza. La raccolta dei dati viene fatta interviste telefoniche (o vis a vis), effettuate attraverso un questionario standardizzato, da operatori socio-sanitari delle Asl opportunamente formati, a campioni rappresentativi per genere ed età della popolazione residente estratti dalle liste sanitarie degli assistiti.
Garantire il diritto alla salute. “La tutela dell’accesso alle cure e ai servizi socio-sanitari e la possibilità di vivere in un ambiente salubre – sono le parole di Maria Masocco, Responsabile di PdA – costituiscono, a tutte le età, condizioni necessarie per garantire il diritto alla salute e rappresentano importanti strumenti per la lotta alle disuguaglianze. Fra le persone anziane, infatti, la difficoltà di acceso ai servizi sanitari, come lo studio del medico di famiglia o i servizi della Asl, può avere un impatto sulla salute maggiore dei determinanti socioeconomici noti, istruzione o disponibilità economiche, e persino dei determinanti legati agli stili di vita (come fumo, alcol, sedentarietà, obesità, diabete ipertensione)”.
La necessità di intervenire. “È di estrema importanza – prosegue Masocco – che le persone anziane non abbiano difficoltà a raggiungere lo studio del medico di famiglia, o i servizi della Asl e che l’accesso a questi servizi non sia solo garantito ma anche facilitato e indipendente dalla capacità/autonomia economica delle persone anziane”.
Cosa bisogna fare allora? Il rapporto presentato da Passi d'argento raccomanda la necessità di mettere in campo azioni – a livello nazionale e territoriale – che siano volte a garantire la tutela e l’equità nell’accesso ai servizi sociosanitari di cui l’anziano ha bisogno. Perché la salute è un diritto di tutti, soprattutto di chi ne ha più bisogno.
Link ai nuovi dati del sistema di sorveglianza Passi d’Argento che coprono il triennio 2016-2018
https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/