In aumento l'età media di chi cerca un filler o un trattamento. Il motivo? La vita sociale sempre più attiva degli over65
Cresce il ricorso alla medicina estetica, soprattutto tra gli over 65 sempre più predisposti ad effettuare operazioni di ritocco. È uno dei dati emersi dal 40esimo Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) secondo cui, con l’allungarsi dell'aspettativa e della qualità di vita aumenta anche l'età di chi si vuole sottoporre ad un filler o ad un trattamento.
Una vita sempre più attiva. A sfatare i luoghi comuni sul target della medicina estetica è il Presidente stesso della Sime, Emanuele Bartoletti: "Sempre più spesso si rivolgono a noi non solo donne di mezza età o giovanissime, ma anche signore anziane over 70 e persino over 80. Questa sicuramente è un fetta di mercato che si sta ampliando e continuerà ad aumentare, perché gli anziani di oggi spesso hanno una vita sociale attiva. Abbiamo pazienti fino a 85 anni perché conducono una vita normale: giocano a bridge, viaggiano e vogliono sentirsi bene”. Tra gli stereotipi confutati nel corso del Congresso anche il fatto che la medicina estetica sia una questione esclusivamente femminile: in costante aumento anche gli uomini interessati a migliorare il proprio aspetto.
Ringiovanire? Impossibile. Un aneddoto su Anna Magnani racconta che un giorno l’attrice disse ad un suo truccatore: “Lasciami tutte le rughe , non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire”. Lo stesso vale per la medicina estetica sugli anziani, laddove l’obiettivo dei trattamenti non può essere quello di ringiovanire. Il fine ultimo, allora, per impattare positivamente sull’umore e sull’autostima dei pazienti, diventa offrire un'immagine curata della persona. A tal proposito, continua il Presidente Sime: “Non è possibile eseguire gli stessi interventi che si fanno su una 40enne: non possiamo pensare di combattere le rughe nell'anziano, ma possiamo gestirle occupandoci della qualità della pelle che può ispessirsi, opacizzarsi, avere macchie o alterazioni”.
Il futuro del benessere. Tra i temi affrontati durante il Congresso, di pari passo con quello del paziente anziano il discorso sulle nuove generazioni: i millennials con una percezione distorta del proprio aspetto dovuta all’uso dei selfie e all’influenza dei social. Comune e fondamentale, sia per gli anziani che per i giovanissimi, il ruolo del medico per far comprendere le potenzialità ma anche i limiti della medicina estetica limitandone gli abusi.