E' caos vaccini. Cna Pensionati: "No a logiche di mercato, l'Ue vigili con rigore".
Dopo che ieri l'Ue aveva rassicurato sul ritorno alla normalità per le consegne della Pfizer, secondo il Commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri, siamo alla quasi paralisi. Il Piano vaccini è a rilento e si sono accumulati ritardi per l'inizio della somministrazione agli ultra ottantenni.
"Abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue". E' quando ha annunciato ieri sera Domenico Arcuri, smentendo di fatto la notizia che circolava ieri pomeriggio secondo la quale la multinazionale del farmaco aveva assicurato all'Ue il ripristino della normalità già dalla prossima settimana. Ovvero la consegna di dosi regolari.
La confusione sul fronte vaccini, dunque, regna sovrana a discapito delle fasce deboli della popolazione come gli anziani che aspettano di uscire al più presto dall''incubo pandemia.
"Aspettiamo che alle comunicazioni facciano seguito delle previsioni e alle previsioni facciano seguito delle consegne che poi corrispondano: con molto dispiacere sono stato costretto a prendere atto che così non è" - ha spiegato Arcuri rispondendo a chi gli ha ricordato che, secondo quanto reso noto dall'Ue, Pfizer tornerà a consegnare il 100% delle dosi previste dalla prossima settimana.
Una situazione, questa, che preoccupa Cna Pensionati. "A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer - ha proseguito Arcuri - l'Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, ad una media di 28mila al giorno. I ritardi hanno rallentato significativamente la campagna vaccinale". Questa situazione - ha aggiunto - è la conseguenza della necessità di tenere nei magazzini le dosi che servono per i richiami".
“Purtroppo la confusione in tema di campagna vaccinale al momento regna sovrana – commenta Filippo D’Andrea Segretario nazionale di Cna Pensionati - e invece per gli anziani, già sottoposti da quasi un anno a un martellamento mediatico ansiogeno, è importante vedere la luce in fondo al tunnel”;
“Nelle regioni si sta andando in ordine sparso per la prevista vaccinazione degli ultraottantenni - aggiunge – chi invia lettere, chi invita a prenotarsi sui siti regionali. Capiamo la difficoltà del momento ma ciò ce chiediamo è che si proceda con chiarezza e assoluta trasparenza. Gli anziani sono pronti a vaccinarsi ma vogliono sapere quando, dove e come”.
“Ci preme poi sottolineare che si eviti il rischio di mercimonio sanitario - conclude il Segretario - la gestione dei vaccini non può essere sottoposta a logiche di mercato, inaccettabili criteri di mera produttività della popolazione e le forniture non devono essere ad assetto variabile per i vari Paesi a seconda di chi paga di più. Per questo chiediamo che il ruolo dell’Unione Europea sia assolutamente forte e deciso, in attesa che siano disponibili, oltre ai vaccini Pfizer, anche gli altri in dirittura di arrivo: il Moderna e soprattutto l’AstraZeneca che abbiamo contribuito a studiare e a produrre nel sito di Pomezia vicino a Roma”.