Dieci milioni di euro a disposizione dei cittadini italiani che si trovano in una condizione di fragilità emotiva. È la somma stanziata dal Governo per finanziare il “Bonus psicologo” previsto nel decreto 228 approvato alla fine del 2021, che il Parlamento ha convertito in legge il 25 febbraio scorso. Il 27 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ora, lInps e il Ministero della Salute hanno a disposizione trenta giorni per comunicare sui propri siti la data a partire dalla quale potranno essere presentate le domande. Da quel momento ci saranno 60 giorni a disposizione per inoltrare la propria richiesta e accedere così al contributo. Due anni di pandemia, con la crisi economica che ne è scaturita, e ora anche la guerra in Ucraina, stanno mettendo a dura prova non solo i bilanci ma anche la serenità delle famiglie, e soprattutto di molti anziani alle prese con problemi di ansia e depressione. Persone fragili, che spesso non dispongono di risorse sufficienti ad affrontare un percorso di sedute psicoterapiche.
“Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza sarà possibile, per chi ha un Isee fino a 50mila euro richiedere un contributo da utilizzare presso psicologi iscritti allalbo. È un primo passo. La salute mentale è uno dei grandi temi di questo tempo”. Gli psicologi dovranno comunicare al proprio Ordine di appartenenza la volontà di aderire alliniziativa.
Sono tre gli scaglioni di reddito in base ai quali calcolare a quanto ammonta il contributo che si potrà ricevere. Chi ha un Isee inferiore a 15mila euro potrà ottenere fino a 600 euro. La cifra si riduce a un massimo di 400 euro per coloro che hanno un Isee compreso tra 15mila e 30mila euro. Infine, con un Isee tra 30mila e 50 mila euro il contributo non potrà superare i 200 euro. Ogni seduta, a prescindere dalla fascia Isee di appartenenza, non potrà costare più di 50 euro.
Per conoscere con esattezza la data in cui poter presentare la domanda è fondamentale tenere d'occhio i siti internet del Ministero della Salute e dell'Inps, anche perché le risorse non sono illimitate, e saranno concesse in base alla data di presentazione. Avranno priorità le domande di persone con Isee più basso.
Le richieste possono essere inoltrate solo per via telematica, accedendo alla piattaforma dellInps: si potranno usare la Carta didentità elettronica (Cie), il Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale (Spid), oppure il contact center dell'Inps. Chi ha difficoltà a gestire l'operazione dovrà farsi dare una mano dai familiari, oppure rivolgersi a un patronato. Sarà lInps, sulla scorta delle informazioni pervenute, a valutare le domande, stilare le graduatorie degli ammessi e attribuire un codice ad ogni singolo beneficiario. Bisognerà prestare molta attenzione al codice fornito dallInps, perché è proprio attraverso questo “numerino” che si potrà accedere alle cure.
Il contributo dovrà essere “speso” entro 180 giorni a partire dalla data di concessione, pena la decadenza. Tutta la parte che non sarà stata utilizzata sarà riassegnata in base al principio dello scorrimento delle graduatorie. In realtà, il beneficiario non riceverà materialmente laccredito del denaro, perché sarà lInps a pagare direttamente lo psicologo.
In pratica, il paziente prenoterà la seduta direttamente allo psicoterapeuta scelto comunicando il codice univoco; il professionista, accedendo alla piattaforma, dovrà accertarsi che la prestazione richiesta rientri tra le domande autorizzate, e anche dellimporto ancora a disposizione. Per ricevere il pagamento, quindi, il professionista inserirà sul portale la fattura intestata al beneficiario. Il credito scalerà di volta in volta, fino ad azzerarsi completamente.