Il premier ha confermato che proprio loro saranno i primi destinatari del vaccino. D’Andrea: “Parole confortanti”.
"Tra le fasce più vulnerabili il governo considera anche le persone più anziane, sono i nostri cari, i nostri genitori, i nostri nonni che hanno consentito di vivere al nostro Paese il miracolo economico". Lo ha detto in un passaggio del suo intervento al Senato il premier Giuseppe Conte indicando poi le persone più anziane come una delle categorie alle quali sarà destinato, sin da subito, il vaccino.
Le parole del Premier arrivano in un momento molto difficile per i pensionati, e gli anziani in genere, chiamati a dover affrontare la seconda ondata della pandemia che si preannuncia molto dura non solo sotto il profilo sanitario. In pieno inverno, infatti, il gli over ’60 rischiano un isolamento che non giova affatto alla loro salute, al di là dei rischi legati al Covid.
A chi suggeriva nei giorni scorsi ipotesi di lockdown mirati per fasce di età ha risposto oggi la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa "Non credo nelle segregazioni- ha spiegato - da noi non è praticabile. Io credo che vadano fortemente responsabilizzate le persone over 60. Credo che le persone vadano educate, allertate e rese consapevoli. I figli farebbero bene a ricordarsi che i nonni sono a rischio e non possono fare da baby sitter ai nipoti".
“Ci confortano queste parole dei nostri rappresentanti istituzionali – commenta Filippo D’Andrea Segretario nazionale di CNA Pensionati – vorremmo, tuttavia, vedere sempre più numerose le azioni a sostegno degli anziani da parte degli enti locali che erogano i servizi sul territorio. Interessante è, ad esempio, il progetto ‘Eccomi!’ del comune di Milano che mette in collegamento on line gli ospiti delle Rsa con i loro parenti. Esperimenti di questo tipo, se ben congeniati, possono aiutare a superare questo terribile momento”.